Una giornata no!
10:12:00 AM Posted In Piccole sfighe quotidiane , Vita quotidiana 5 Comments »
La giornata di ieri comincia così:
ore 10.30 appuntamento dal pediatra per il vaccino. Alle 10 usciamo di casa alla ricerca di una farmacia aperta per acquistare il vaccino. Ne troviamo una proprio sotto casa, ma il vaccino non ce l'ha, in un'ora riesce a procurarselo. Chiamiamo il pediatra e spostiamo l'appuntamento per le 12. Fin qui tutto bene. Facciamo un giro di ricognizione alla ricerca di una nuova scuola per il prossimo anno scolastico. Alle 11 torniamo davanti alla farmacia, il vaccino non era ancora arrivato, aspettiamo in macchina. Alle 11.30 ancora niente. Aspettiamo fino alle 11.45, poi scendo io spazientita e faccio notare alla farmacista che siamo in ritardo. Dopo un inizio di discussione, rabbia, noia, caldo e attesa, finalmente il vaccino arriva alle 12.10, già in ritardo per l'appuntamento. Tentiamo di chiamare il pediatra per avvertire del ritardo, ma tutti e due i telefonini sono scarichi. Alla fine riusciamo ad avvertire ed arriviamo in tempo per la visita.
Di fronte al pediatra c'è un piccolo supermercato, decidiamo di far la spesa lì. Compriamo un sacco da 5 kg di farina per il pane. Arriviamo a casa distrutti, erano già le 16. Apro il frigorifero e trovo che la pasta madre aveva aperto il tappo del barattolo fuoriuscendo. Prendo il barattolo per pulirlo e mi cade avvertitamente di mano. Nel tentativo di salvarlo, mi taglio la mano. Pasta madre e barattolo nuovo buttati nella spazzatura. Un pò demoralizzata, decido di fare il pane con il lievitino utilizzando il nuovo sacco di farina. Nell'aprirlo noto all'interno delle muffette, ragnatele e insetti, guardo la data di scadenza: scaduta da 13 giorni. Ritorno al supermercato per farmi rimborsare il tutto. Mi rimborsano, così decido di andare da un'altra parte ad acquistare la farina. Vado al supermercato che utilizzo di solito. Trovo la stessa marca, bene, costa anche meno. Vado alla cassa per pagare con già i contanti in mano e la cassiera mi dice un prezzo superiore a quello visto nel reparto. Le faccio notare che il prodotto è in promozione, ma lei continua stizzita ed acida come un limone a ripetere il prezzo che secondo lei devo pagare. Agguerrita, ritorno al reparto con un ragazzo che si occupa della zona farine (almeno credo), gli faccio notare che sotto il sacco di farina c'è il prezzo da me indicato. Lui guarda, si rivolge alla ragazza che dovrebbe essere l'esperta di farina, ma che poi si rivela esserne completamente all'oscuro, e le fa notare il cartellino è al posto sbagliato. Stupidamente chiedo qual'è la differenza tra due farine apparentemente simili: tutte e due grano tenero, tutte e due speciali per la panificazione, una però luxe e l'altra ronde, con una leggera differenza di prezzo. Non sanno rispondere e così chiamano un altro che insiste sul farmi acquistare la farina d'orzo....Mi ritrovo ad un certo momento a spiegare bene qual'è la differenza delle farine, le varie qualità, a spiegare che il pane non può essere fatto con qualsiasi farina, e che la migliore risulta essere la OO, o meglio, quella che voglio io. Risultato, ho dovuto pagare di più la farina, facendo notare che in un altro supermercato la stessa marca costa meno. Torno a casa esausta. Ormai è tardi per panificare. Penso che la giornata si stia concludendo così, quando mio marito mi avverte di un problema: stanno chiudendo l'acqua. Succede spesso nel quartiere dove abito, che tolgano l'acqua all'improvviso, senza avvertire e per qualche ora. In passato è successo anche per diversi giorni, ma speravo non fosse questa la volta. Per precauzione riempiamo tutte le bottiglie e secchi presenti in casa. Questa mattina, provo ad aprire l'acqua, e con mio sommo dispiacere, constato che l'acqua manca ancora. Guardo fuori dalla finestra e noto che la piscina di fianco a casa nostra è piena.
5 commenti:
...da dimenticare!
Decisamente! La giornata di ieri è stata peggiore di quella di sabato, l'acqua l'hanno finalmente riattivata alle 22.30 esattamente dopo 26 ore!!! E' stato un disastro, la tensione si tagliava con un coltello, tremila piatti da lavare, bimbe da docciare, noi da lavare...ci siamo messi a letto che erano le 2 del mattino.
se è necessario che qualche volta si sia sfigati.. meglio tutto una volta va... vedila così :-)
un abbraccio
Supponiamo che...Sfiga!!!!
:D
Mariantonietta, se qualche volta, ma il fatto è che ogni tanto mi capitano giornate come quella descritta, tutti i giorni piccole sfighe quotidiane...
Elena, supponiamo che....SfiGata!
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